A Proposito

A Proposito di Alcune Cose

Una "introduction" al  personaggio


Il tipo qui a raffigurato, con espressione semistupefatta un po' fantozziana, con tanto di sfondo con montagne valdostane, sono io.

La maglia con lo scudo dell'Italia (quella sfigata di parecchi anni fa, della Playlife) è puramente un abuso, in quanto non faccio parte di nazionali, neanche di girotappo. Ma fa parte del mio corredino da trekking domenicale.

Si intravede il pantalone da roccia, sport stancante (presumo), ma dal pantalone comodo e facile da indossare, che evoca disimpegno e svacco, attività nelle quali raggiungo livelli di assoluto rilievo europeo.

La posizione accosciata, alla mediano di spinta, era per favorire una foto di gruppo con amici/amiche, accosciati e scosciate, che ho volutamente tagliato fuori, per non spostare l'attenzione dalla mia sorprendente bellezza di nicchia, per appassionate.


Lo steccato sulla destra è un lungo balcone che circonda una larga villa sulla lunga dorsale destra della larga vallata di Cervinia, appartenente (la villa non la vallata) ad un largo amico di lunga data.


In questa breve introduzione, posso ancora aggiungere, che il mio primo vagito fu in torinese, ma da un po' di tempo faccio parte della popolazione astigiana, la quale non ne sa nulla.



L'Omino del logo


L'orante danzante stilizzato, che ho utilizzato nel logo (ed anche in altri), non è nientemeno che una incisione rupestre, rinvenuta assieme ad altre, nel territorio di Gran Faetto, frazione di Roure, in Val Chisone (provincia di Torino).
L'incisione si trova su di una lastra di pietra, detta la "Pietra delle Croci", "Peira dij Crus" in piemontese (la zona è occitana, ma il dialetto è (o sembra) quasi uguale), che a sua volta si trova, assieme ad altre, in una antica cava di lose.
Alcune lastre sono istoriate con decine di croci (da cui il nome), simboli solari, coppelle e antropomorfi.

Riporto alcune frasi prese del website "artetech.it" (sito che non esiste più):

"Il sito fu scoperto nel 1964 dal Centro Studi e Museo di Arte Preistorica di Pinerolo, a quella data le incisioni erano ben definite, oggi a causa delle intemperie e di atti vandalici, le stesse sono molto compromesse. L'unica figura in buono stato di conservazione, salvata in parte dal fogliame e dal sottobosco, è quella chiamata dell'orante danzante."

Sono molto interessato e legato a questo simbolo, perché l'artista che incise questi segni su queste pietre, era quasi torinese (ok, ok, questa è grossa), o comunque piemontese (ok, ok...), e lo sento quasi come un mio antenato (fate furb, va) e quindi ho voluto utilizzarlo sia per il logo del mio sito, sia per quello del mio gruppo musicale (che non esiste più da anni).

Ed è già stato utilizzato anche per altri lavori. A quanto pare piace molto: era bravo 'sto antenato.
Per utilizzarlo, avrei dovuto ridisegnarlo e ri-stilizzarlo. Però partendo dall'originale. E da fotografie scattate da me, con una luce adatta per poterlo ridisegnare.

Quindi tempo fa, ho preso e sono salito per la mulattiera che dall'abitato di
Tourunt, dopo Gran Faetto, porta su, al Colletto e prosegue per Prato del Colle. Sapevo che prima di Colletto, più o meno in zona Airetto, partiva un sentiero che scendeva alla cava di lose e quindi al sito archeologico.
Non sono riuscito a trovare il sentiero, neppure la cava di lose e tantomeno la
Peira dij Crus, però, tornando a Tourunt ho incontrato una bella bergera che rientrava, a sera, con le capre (Camosciate delle Alpi, bellissime) e mi ha raccontato che la pietra, è stata fatta "saltare" qualche anno fa, dagli abitanti del luogo, per evitare che l'Ente di Gestione del Parco Orsiera Rocciavré (parchialpicozie.it), ne estendesse il perimetro fino al sito archeologico, con conseguenti limitazioni di caccia, pascolo ed altre attività (così dice lei).
Ecco quali erano gli "atti vandalici" dei quali si parlava!!


Quindi niente fotografie, per ora: "l'unica figura salvata in parte dal fogliame e dal sottobosco, è quella chiamata dell'orante danzante"; ci tornerò ovviamente.
E quindi rimane anche l'omino stilizzato e già utilizzato da altri: chiaramente, se qualcuno disapprova 
mi scriva.


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