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Andata e ritorno sull'Alta Via del Sale, una spettacolare strada bianca ex-militare sulle Alpi del Mare, che si snoda tra i 1800 e i 2100 metri di quota, lungo lo spartiacque alpino principale presso il confine italo-francese.
Accesso: Dalla Autostrada A6 TORINO-SAVONA, uscire al casello di Ceva. Proseguire poi su SS28 in direzione di Garessio e Ormea. Dopo il Colle di Nava, immettersi sulla SP1, in direzione Briga Alta-Mònesi di Triora.
Mònesi,
Ùpega,
Mendàtica, da queste parti i nomi dei paesi sono sdruccioli, come la terra che li ospita. Mònesi è ormai un paese fantasma dal 2016, quando una
frana
ha portato via il ponte della provinciale, qualche casa e anche le tubature dell'acquedotto, la rete elettrica. A tutt'ora (settembre 2018), nulla si è mosso, anche se i fondi sono stati stanziati: staremo a vedere.
Il tracciato, interamente sterrato, collega in quota Limone Piemonte, in Provincia di Cuneo, e Mònesi di Triora nella Liguria montana per una lunghezza totale di circa 30 km. Il percorso attraversa luoghi incantevoli come la suggestiva area delle Carsene, con i suoi paesaggi quasi lunari e ricca di fenomeni geologici, e gli ambienti incontaminati delle Alpi del Mediterraneo. Si attraversano il Parco del Marguareis e il Parco delle Alpi Liguri, caratterizzati da una ricca biodiversità, il meraviglioso Bosco delle Navette e si sfiorano alcune fortificazioni militari di fine Ottocento.
Noi parcheggiamo a
Mònesi
e imbocchiamo una sterrata che ci porta a monte della frana. In alternativa, si può arrivare in paese (nella parte oltre la frana), percorrendo la strada che passa da
Ùpega
e
Piaggia.
In entrambi i casi, si prende la
ex-militare Mònesi-Tenda
(a pagamento per i mezzi a motore) e si sale. Si oltrepassa il bivio per il Tanarello, si transita per la lunga forestale nel
Bosco delle Navette (val la pena farci un giro a piedi, partendo da Ùpega), si oltrepassa il valico del Colle delle Selle Vecchie (anticamente Col des Sels Vieils "Colle dei vecchi sali") e arriviamo in vista del gruppo del
Marguareis-Mongioie.
Dal
Rifugio Don Barbera, appena sotto al Colle dei Signori, si percorre lo spartiacque fino al
Colle di Tenda, transitando in zone famose per i fenomeni carsici.
Questa fitta rete di sentieri, che si snoda tra Piemonte, Francia e Liguria, è conosciuta sin dal Medioevo, quando commercianti, mulattieri e pastori partivano dalla Riviera Ligure e si spostavano verso l’arco alpino. Veniva proprio chiamata anche Via Marenga, ovvero la via ‘che porta al mare’. E così i viaggiatori e commercianti portavano con sé merci preziose da rivendere oltralpe e tra queste la più importante era il sale, che dà il nome alla Via.
Arrivati al Colle di Tenda, sopra Limone Piemonte, vale la pena fare una visita ai fortini e le casematte di fine ottocento.
Si ritorna per la stessa strada. Lunga, ma ne vale la pena.